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Beni immateriali

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Fotografia di una processione serale della Settimana Santa ad Iglesias

Nella consapevolezza della centralità e della straordinaria importanza che i beni immateriali, detti anche intangibili, ricoprono nella storia delle comunità, di cui incarnano aspetti fortemente identitari, la Diocesi di Iglesias promuove la conoscenza e la valorizzazione di usi e costumi connessi alla religiosità locale. Non si allude solo alle ben note, caratteristiche manifestazioni legate a momenti particolarmente importanti dell’anno liturgico quali i riti della Settimana Santa iglesiente che precedono la Pasqua, oppure quelli connessi all’Assunzione di Maria, caratteristicamente rappresentata nella versione dormiente, ma anche a quelle connesse al culto di alcune delle figure più venerate sul territorio. Il riferimento è in primo luogo alle tradizioni legate a Sant’Antioco martire, patrono della Diocesi, e alla Madonna di Tratalias, le celebrazioni dei quali si connotano anche per il forte legame con il territorio essendo ancora viva l’usanza di accompagnare gli antichi simulacri conservati all’interno della chiesa cattedrale di Santa Chiara rispettivamente a Sant’Antioco e a Tratalias, dove anticamente aveva sede la cattedra del vescovo sulcitano.
Accanto a questi sentiti eventi, ancora oggi vivi e praticati, sono da ricordare altri episodi di grande interesse su cui, a partire dalle tracce ancora presenti nella memoria collettiva dei più anziani o grazie all’esistenza di testimonianze documentarie o storico artistiche, studi recenti o ancora in corso hanno fatto o stanno facendo luce. Due esempi sono costituiti dal pressoché dimenticato culto dedicato a Santa Giuliana e da quello riservato a San Nicola.
In ambito iglesiente si ricordano infine due importanti episodi di devozione mariana, quello della Madonna delle Grazie e quello della Madonna del Buon Cammino.